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Rinascere dal Dolore: la Lettera di una Donna che ha Ritrovato Sé Stessa attraverso l'EMDR.

  • Roberta Paradisi
  • 16 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

La sofferenza è una parte inevitabile della vita, ma è possibile trasformarla in una fonte di forza e consapevolezza. In questo articolo, racconteremo la storia di una donna che ha vissuto a lungo con sintomi e scelte di vita a volte senza apparente spiegazione. Finché non ha intrapreso un percorso di terapia EMDR. Attraverso questo processo, è riuscita a affrontare i traumi del suo passato e sta ritrovando la sua vera essenza. La lettera che ha scritto al suo abusatore rappresenta un profondo atto di liberazione e rinascita, simbolo di un viaggio di guarigione.


Close-up view of a serene landscape at sunset
La speranza della rinascita

La Lettera al Passato: Un Atto di Liberazione


Scrivere una lettera al proprio abusatore può sembrare un compito impossibile, eppure è stato uno dei passi liberatori per la protagonista di questa storia. La lettera ha rappresentato un'opportunità per esprimere tutto ciò che non aveva mai potuto dire. Questo gesto è stato un modo per riappropriarsi della propria voce e del proprio potere.


Questa cara donna mi ha dato il permesso di condividere con voi questa lettera



Ciao XXX, inizio con il dirti che la me di tanti anni fa ti avrebbe scritto una lettera molto diversa. Ti avrebbe probabilmente detto che gli mancavi, che non capiva il perché l’avessi abbandonata, che stava male e si sentiva ferita nel sapere che non vuoi avere rapporti con lei, che per lei eri stato una figura molto importante, che ti voleva bene. Ad oggi solo scrivere queste parole mi fa venire il vomito! Lo stesso vomito e disgusto che provo quando accidentalmente inciampo in una tua foto che tengo ben nascosta nell’album di famiglia che ho sul telefono. La tengo lì… e non riesco a cancellarla per paura…una paura che mi perseguita da quando sono piccola (prima inconsciamente ora consapevolmente). Una paura che non fa che ricordarmi di essere sempre vigile, attenta, cauta. Paura di dimenticare, di perdere la lucidità. Una paura che mi hai costruito e incollato addosso tu, facendomi quello che mi hai fatto. Ancora ad oggi faccio fatica ad usare quella parola, come se non volessi crederci fino in fondo che sia successo a me, che tu lo abbia fatto a me. Sono cose di cui si sente parlare in continuazione al telegiornale o vede nei film e che spera mai nella vita capitino a te o alle persone a cui vuoi bene. E invece eccomi qui con la parola Abuso marchiata nello strato più profondo della pelle. Una parola che ormai fa parte di me, della mia storia. E non sai la fatica che mi sta costando imparare a conviverci, a non pensarci in continuazione…la fatica che faccio per non sentire quel senso di sporco. Per tutti questi anni per colpa di tutte queste sensazioni non sono mai riuscita a far avvicinare un qualcuno di sesso maschile, non sono mai riuscita a creare un vero rapporto intimo con una persona. Ho vissuto in una perenne lotta tra quello che erano i miei desideri ed i miei limiti. Limiti che non riuscivo a superare, controllare e capire. Non hai nemmeno la benché minima idea della frustrazione che si prova! Vedere intorno a te persone che vivono e hanno quello che tu vorresti ma che per qualche strano motivo tu non riesci ad ottenere. Ora invece capisco, sono consapevole… e finalmente riesco a vederti per l’essere schifoso e abominevole che sei. Mi chiedo spesso se tu sia veramente consapevole di quello che hai fatto o se quanto meno te lo ricordi. Mi chiedo anche cosa si pensa e in che modo viene ricordato nella mente di persone malate come te, una cosa del genere. Se ne andate fieri, se provate piacere o se magari in fondo in fondo alla vostra coscienza vi fate un po’ schifo. Io mi auguro con tutto il cuore che l’abuso di cui sono stata sfortunatamente oggetto e il marcio che hai dentro, ti perseguitino e ti corrodano dentro fino all’ultimo giorno della tua vita. Sappi che se non dico nulla alla mia famiglia è per proteggere me e non di certo per fare un favore a te. E ti prometto, e te lo prometto con tutto il cuore che questa schifosa e malata “tradizione” o “modalità” di “amare” finisce e finirà con me. Con me la catena si interrompe definitivamente.


IO NON SONO QUELLO CHE TU MI HAI FATTO E NON LO SARO’ MAI!




High angle view of a tranquil nature trail
Il cammino

Un Invito alla Guarigione


Molte persone possono identificarsi con la storia di questa donna. Vivere con un trauma può creare un ciclo di dolore che sembra impossibile da spezzare. Tuttavia, attraverso la consapevolezza e la terapia, c’è un modo per riemergere dal buio.


Quando si affrontano esperienze traumatiche, la consapevolezza gioca un ruolo fondamentale. Prendere coscienza di ciò che è accaduto permette di elaborare le emozioni collegate e di iniziare un processo di guarigione. L’EMDR offre uno spazio sicuro per esplorare questi sentimenti e iniziare a costruire una nuova storia personale.


Se ti identifichi con questa storia e stai affrontando il tuo dolore, voglio invitarti a considerare un percorso terapeutico. La bellezza della guarigione risiede nella possibilità di scoprire parti di te che pensavi di aver perso. La terapia non è solo un breve rimedio, ma un viaggio profondo e significativo verso il benessere.


Contattare un professionista qualificato è il primo passo per iniziare a ricostruire la tua vita. Non sei solo e non devi affrontare il tuo dolore da solo. Ci sono persone pronte ad aiutarti a trovare la pace interiore e superare il trauma.


Inizia oggi il tuo viaggio. Ricorda, rinascere dal dolore è possibile.





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